Come proteggere la rete aziendale dagli attacchi informatici

Pubblicato il da webwriter

Nel mondo moderno, sempre più iperconnesso, il segreto del successo è rappresentato da una continua strutturazione di reti virtuose, fatte di contatti e scambi di informazioni. Il movimento di questi dati è continuo e vorticoso, ma non sempre avviene con i corretti standard di sicurezza. Il pianeta senza confini di internet rappresenta per le realtà imprenditoriali di qualsiasi livello un’opportunità di sviluppo, da cogliere correttamente: tra le sfide che porta con sé, c’è in primis quella della sicurezza informatica.

Tra le più diffuse e più temute minacce ci sono infatti le ‘fughe di dati’, che possono tradursi in gravi perdite economiche. Anche se occorre sottolineare che gli hacker non mirano soltanto a rubare le informazioni, ma possono anche arrivare a bloccare un’azienda. Come? Per esempio cryptando i dati - cancellano o cryptano anche i backup - e chiedendo un riscatto a fronte di un pagamento in bitcoin. Insomma, si corrono molti pericoli. Spesso ed erroneamente le piccole e medie imprese (ma a volte anche quelle leader di settore) ritengono di non disporre di tempo a sufficienza o risorse da investire nel capitolo della cyber security applicata alla rete aziendale.

Il problema è che il mantra che recita ‘questo alla mia azienda non potrà mai accadere’ è sempre pronto ad essere spazzato via da un attacco informatico: le reti che non sono protette, semplicemente, sono altamente vulnerabili.

La dimensione e la complessità di ogni singola rete informatica varia e richiede specifici interventi protettivi: si va dal singolo computer di una microimpresa fino alle maxi infrastrutture delle multinazionali. Resta il fatto che, però, i requisiti per una corretta gestione delle informazioni sono gli stessi: firewall e VPN sono solo alcuni degli strumenti hi-tech più performanti che devono essere abbinati alle migliori pratiche di sicurezza IT per tutelare i pc.

Bisogna evitare di mettere a rischio la reputazione

Il concetto di ‘sicurezza della rete’ in ambito aziendale sta a significare la capacità di un determinato sistema di riuscire a evitare gli accessi non autorizzati: la struttura sarà così protetta da attacchi che potrebbero causare fughe di dati e danni incalcolabili.

La cyber security è responsabile a tutto tondo non soltanto della lotta alle violazioni da parte di intrusi, ma anche della prevenzione all’ingresso di virus e di quella al furto di dati e identità nella rete interna. A rimetterci in caso di un attacco informatico sarà in primis la reputazione aziendale: come sappiamo, nel mondo moderno è tutto. Da dove cominciare? Innanzitutto occorre affidarsi a un team di esperti, che si occuperà di predisporre un regolamento interno in modo da definire accessi, gestione password oltre alle ‘best practice’.

Sarà utile iniziare dall’esecuzione di un ‘vulnerability assessment’ che servirà a mappare eventuali falle di un determinato sistema. Uno step da mettere in atto assieme all’esecuzione di ‘penetration test’ per scovare problematiche legate alla sicurezza non ancora comparse e definite. Basta pensare che nel mirino degli hacker potrebbero finire non soltanto i computer, ma anche le stampanti degli uffici: esse sono in connessione molto stretta con la rete informatica dell’azienda e - attraverso di loro - potrebbero essere rubati progetti, bilanci e proposte commerciali, ma anche numeri di telefono e codici di carte di credito.

Insomma, quello dei rischi legati alla diffusione dei dati è un problema di ordine globale. E il fatto di assicurare sempre livelli alti di cyber security alla rete d’azienda rappresenta una priorità assoluta, nell’ottica di controllare e garantire la serenità necessaria alle attività in ambiente di lavoro.

 

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