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Blog di un web writer freelance

Therapy? Crooked timber, disco della reunion.

Nel variegato panorama musicale è sempre più diffuso il fenomeno delle reunion, quasi sempre nate per mere esigenze economiche e con risultati più o meno disastrosi. Da un lato molti di questi esperimenti diventano la definitiva pietra tombale per tante onorate carriere, dall'altro mettono in luce una nuova e inaspettata linfa vitale, forse mai morta. Visto in questa ottica non deve sorprendere il ritorno sulle scene dei Therapy?, band che nella metà degli anni novanta ebbe un folgorante momento di gloria e notorietà. 

Una band di terroristi sonori che ha lasciato un'impronta ben delineata e importante con Troublegum, il disco d'esordio. Da sempre si è cercato di dare una connotazione musicale al trio dell'Ulster finendo per affibbiare loro una serie di etichette: postpunk, industrial, crossover, postmetal. La verità è che i Therapy? sono tutto questo pur riuscendo a essere qualcosa di diverso. 

A renderli speciali è la commistione di generi diversi, ma con punti di contatto, che in modo inconsapevole si fondono dando vita a un sound "grezzo" e tagliente, tecnico ed elaborato. Punto fermo delle loro composizioni è il complesso songwriting che unisce le tematiche sociali tipiche dell'hardcore/punk ad atmosfere vagamente gotiche ed oscure. Una psichedelia post-rock con una base ritmica potente, chitarre metal fuse con la classica vitalità del grunge e un cantato pulito quanto aggressivo.

CROOKED TIMBER

Il ritorno, atteso da critica e fans, di una straordinaria band che non si è mai realmente sciolta pur finendo in un limbo durato anni, fatto di un paio di dischi dallo scarso valore e soprattutto di produzioni e partecipazioni ad altri progetti.

Il titolo cita Immanuel Kant ed è la ritrovata alchimia del trio irlandese formato da Andy Caims (voce/chitarra)Mike McKeegan (basso) e il nuovo batterista Neil Cooper. Un ensamble pronto a gettarsi nella mischia nonostante gli anni di stasi, senza cercare l'effetto nostalgia legato ai fasti passati. La rabbia di un tempo sembra essersi affievolita a causa di una produzione orientata a un sound pulito che, prevedibilmente, predilige l'eleganza degli arrangiamenti a scapito della fisicità sonora, rude e diretta.

Come la fenice anche i Therapy? rinascono dalle proprie, mai sopite, ceneri e ancora una volta ci si chiede che razza di genere sia quello suonato in Crooked TimberApre le danze The Head That Tried To Strangle Itself, sontuosa e imponente come poche con il suo groove ritmato che sembra indicare la strada da percorrere in questo nuovo lavoro. Distante da quanto sentito prima, ma allo stesso tempo attuale e vigorosamente carica d'energia Enjoy The Struggle, dalle atmosfere tipicamente grunge che richiamano gli esordi.

Clowns Galore è un insieme di trame e intrecci complessi alle quali si affianca una sferzata di energia accumulata da anni e compressa in una batteria che, nella successiva Exile, sembra sul punto di esplodere. Sulla falsariga dei precedenti brani viene esaltato l'uso della voce, malata e ricca di effetti che ben si fondono con l'ipnotico basso, cadenzato e ossessivo. L'atmosfera si fa rarefatta discostandosi pian piano dalla vivida elettricità iniziale. Parte da qui il cammino verso una nuova dimensione, fatta di sogni e allucinazioni, che caratterizzerà il resto del disco. Crocked Timber è il trip per eccellenza. Un lungo viaggio fatto su strade polverose e assolate a bordo di una decappottabile, sorseggiando fiumi di birra ghiacciata mentre lo stereo urla un violento, lisergico, stoner/grunge rock.
Tra i brani meglio riusciti dell'album.

I Told You I Was Ill e si riprendere il controllo della situazione. Il basso, catalizzatore della capacità compositiva dei nostri “eroi”, continua a essere l'elemento trascinante finendo per creare un maestoso calderone colmo di ribollente tecnica, emotività e rabbia. Un ulteriore richiamo al passato della band, ora viva come non mai, presente anche nella successiva Somnambulist, dal patinato ritornello. Brano in cui spicca la ricercatezza degli arrangiamenti a scapito forse dell'impatto stradaiolo. L'apparente sgangheratezza di Blacken The Page, tanto noise quanto ossessiva è solo un altro balzo tra stili diversi e di saltello in saltello si approda nell'atmosfera totalmente differente di Magic Mountain, l'unico brano strumentale. Dieci minuti in cui i Therapy? Danno una magistrale dimostrazione delle proprie doti di musicisti: un saggio di tecnica e di stile decisamente interessante.

Chiude il disco l'acida e distorta Bad Excuse For Daylight. Un commiato degno di quanto sentito fino ad ora. Le mode sono oramai passate, le correnti musicali degli anni novanta si sono evolute e modificate in direzioni diverse o via via spente per mancanza di stimoli.

Sembra passato un secolo dagli anni in cui i Therapy? stupirono la critica e il pubblico con il loro modo di fare musica, fondendo aspetti diversi del loro variegato background artistico. Nonostante ciò eccoli di nuovo sulla scena fregandosene delle nuove correnti stilistiche ed il risultato è sorprendente. Il tempo non ha intaccato la capacità di scrivere musica e di creare ancora una volta qualcosa di diverso, capace di distinguersi dalla massa. La carica del passato si è forse affievolita, ma non la capacità compositiva che scorre forte e vitale nelle vene dei Therapy?Crooked Timber lo dimostra ampiamente. Un ritorno discografico che finisce per essere una delle migliori incisioni del 2009 e soprattutto la dichiarazione di guerra di questa band, viva come non mai.

 

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