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Blog di un web writer freelance

Gotico americano

Avete presente Psycho, il celebre film di Alfred Hitchcock? Sicuramente sì, ma molti forse ignorano che l'autore del romanzo dal quale è tratto si chiama Robert Block. Lo stesso Robert Block (Chicago, 5 aprile 1917 – Los Angeles, 23 settembre 1994) del libro che mi accingo a recensire. Allievo del grande H.P. Lovecraft, con il quale ebbe per anni un fitto rapporto epistolare, fu anche sceneggiatore di tre episodi di Star Trek negli anni sessanta. Ha pubblicato venticinque romanzi, oltre a una lunga serie di raccolte. Gotico Americano (American Gothic) venne dato alle stampe nel 1974.

Gotico americano

Il castello era immerso nell'ombra.
Mille, immobile sul marciapiede, alzò gli occhi verso le sue torrette svettanti mentre la carrozza ripartiva, risuonando sull'acciottolato. E il castello la fissò a sua volta. Due occhi spalancati e minacciosi che la guardavano dalla torretta più alta.
"Puaf!" borbottò Mille. "Sono soltanto luci."
Certo, soltanto questo erano - qualunque sciocco poteva capirlo - e non aveva senso parlare a se stessa. Ma mentre l'eco dello scalpitìo degli zoccoli dei cavalli svaniva nella notte, il suono della propria voce riuscì a rassicurarla. Non pensava che la strada sarebbe stata così buia, così deserta; non credeva che il castello fosse così imponente.

Siamo a Chicago verso la fine del '800, una città in pieno fermento per lo svolgersi della fiera mondiale. Il protagonista è un millantatore che si spaccia per medico, inventore di intrugli di dubbia efficacia, pozioni miracolose e capaci di guarire i mali che affliggono le sue potenziali vittime. In realtà l'uomo è solo un abile truffatore, dotato di gran fascino con il quale seduce le sue prede, donne sole e piene di soldi o possedimenti. Corte serrata, regali e gentilezze condite da quella sottile carica di humour e simpatia che ipnotizza le facoltose signore. L'uomo ovviamente non punta all'amore, ma ai beni delle sfortunate che ucciderà una volta finite tra le sue braccia.

La storia si svolge nel castello di questo fantomatico dottor G. Gordon Gregg, un luogo carico di mistero, con passaggi segreti stanze nascoste e laboratori privati nei quali compiere gli orrendi delitti. Sembrano omicidi perfetti fino a quando qualcosa non insospettirà Crystal, una giovane giornalista. Decisa a scoprire la verità incapperà nelle grinfie del seducente (presunto) medico, del quale finirà per innamorarsi mettendo a repentaglio la sua stessa vita.

Il racconto di Block si ispira a fatti realmente accaduti, quelli che videro per orrendo protagonista Herman W. Mudgett, meglio conosciuto con lo pseudonimo di H.H. Holmes (Gilmanton, 16 maggio 1861 – Filadelfia, 7 maggio 1896) . Uno dei serial killer più prolifici e crudeli della storia americana, con oltre 200 donne assassinate. I cadaveri di alcune di esse furono rinvenuti del castello di proprietà dell'uomo.

Un gotico che non convince

Un castello ricco di segreti, un criminale affascinante quanto pericoloso e privo di scrupoli, amore e denaro indissolubilmente legati, ambientazione oscura e ricca di mistero. Tanti elementi che farebbero pensare a un romanzo d'alto livello, ma così non è.

Robert Block non riesce a far decollare la storia che dall'inizio alla fine risulta piatta, priva di scossoni e (soprattutto) dei colpi di scena che dovrebbero far aumentare il livello di mistero, facendo proseguire avidamente nella lettura. Di contro non è presente nemmeno una minima traccia di tensione, quella che ti fa sussultare dalla sedia o dal divano sul quale sei comodamente adagiato per scoprire l'evolversi delle vicende. Un libro a metà strada tra giallo e horror, senza imboccare nessuna delle due vie, risultando monocorde e quasi privo di ritmo.

Non boccio completamente Gotico Americano perché a Block devo riconoscere alcuni meriti. Primo fra tutti la puntigliosa e attenta caratterizzazione dei personaggi, in particolare del dottor G. Gordon Gregg. Sembra quasi di averlo conosciuto davvero per quanto sia attento il racconto delle sue abitudini e del magnetico potere che esercita sulle vittime. Lo stile e la scrittura sono comunque scorrevoli e il libro si riesce a portare a termine senza grossa fatica.

Un lavoro che si potrebbe definire commerciale, anche perché l'autore ha pubblicato di meglio e non mi riferisco solo a Psycho. Assegno una sufficienza stiracchiata e non mi sento di consigliarlo con entusiasmo, se vi dovesse capitare sotto mano leggetelo pure. Se non lo farete non avrete perso nulla di rilevante.

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